Viaggiatore e umanista italiano. Appassionato studioso della
cultura classica e nel contempo abilissimo mercante, visitò a più
riprese la Grecia e le isole dell'Egeo, l'Egitto, la Dalmazia, l'Epiro e
Costantinopoli, sempre alla ricerca di documenti antichi (fu tra i primi a
riconoscere l'importanza delle testimonianze epigrafiche). Amico di Leonardo
Dati e di altri umanisti del tempo, nel 1441 partecipò a Firenze al
Certame Coronario. Lasciò in manoscritti sei volumi di
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che andarono quasi interamente distrutti nell'incendio della biblioteca Sforza
di Pesaro (Ancona 1391 - Cremona 1452).